Oltre al SunEwat esistente, costituito da celle PV quadrate e rinominate Square, la gamma trasparente si caratterizza adesso anche per il SunEwat Stripe, le cui celle formano sottili strisce orizzontali, che offrono una migliore trasparenza e un’estetica più raffinata.
Breve biografia
Bassel Glore è direttore delle vendite e Business Development Manager di AGC Glass Europe per le soluzioni Active Glass: SunEwat e Glassiled. La divisione Active Glass di AGC ha sviluppato e migliorato continuamente soluzioni in vetro con LED e fotovoltaico, con numerosi progetti di successo completati in tutto il mondo. Active Glass si impegna pienamente a sviluppare i prodotti giusti per le città di domani.
Nuovo approccio industriale, gamma di prodotti riprogettata e ampliata: il nostro approccio al mercato BIPV (Building Integrated Photovoltaics, Fotovoltaico integrato nell’edilizia) ha appena subito una profonda trasformazione. Questo comporta una migliore competitività dei costi, una maggiore scelta in termini di soluzioni e prodotti più estetici.
SunEwat è la nostra gamma di vetri BIPV che integra celle fotovoltaiche (PV), producendo quindi elettricità. “AGC Glass Europe commercializza il vetro SunEwat da quasi dieci anni”, dichiara Daphné Stassen, Project Manager all’AGC Technovation Center. “Il nostro modello di produzione interna non è stato in grado di resistere, per la sua natura estremamente manuale, ai vincoli della concorrenza.” AGC ha pertanto costituito delle partnership con imprese specializzate nella produzione di moduli PV che producono SunEwat esclusivamente per le sue esigenze. Una situazione “win-win” secondo Bassel Glore, direttore commerciale di Active Glass. “Queste partnership dispongono di linee di produzione di massa automatizzate, oltre all’esperienza e alle competenze necessarie. Da parte nostra, contribuiamo con la forza di vendita e la conoscenza dei settori del vetro e dell’edilizia. ” In tal modo, AGC può offrire soluzioni SunEwat che, oltre a contribuire al conseguimento dello ZEB (Zero Energy Building, Edifici ad energia zero), permettono di recuperare il capitale investito (payback) in meno di 10 anni. Una novità nel settore del BIPV, “espressione che oggi preferiamo sostituire con il concetto di ‘facciata che genera energia’.”
In linea con le tendenze attuali del mercato, la gamma SunEwat è stata profondamente dinamizzata con il lancio di due linee: una trasparente e l’altra opaca. “Oltre al SunEwat esistente, costituito da celle PV quadrate e rinominate Square, la gamma trasparente si caratterizza adesso anche per il SunEwat Stripe, le cui celle formano sottili strisce orizzontali, che offrono una migliore trasparenza e un’estetica più raffinata” chiarisce Bassel. Questi vetri possono occupare tutte le parti “a vista” dell’edificio e si installano in generale sui tetti, i tettucci, le persiane di ventilazione, le tettoie per auto, ... D’altra parte, la nuova gamma opaca permette di utilizzare la parte restante della superficie verticale degli edifici per produrre elettricità, poiché è destinata ai sottofinestra e ai rivestimenti. Si caratterizza per tre prodotti, che nascondono le celle, lasciando passare i raggi solari. “È fondamentale ridurre al massimo la dispersione di luce che incide sulle celle PV,” precisa Daphné. Artlite Active è un vetro stratificato che integra, davanti alle celle PV, una pellicola prestampata che può rappresentare un numero infinito di motivi senza limitazioni in termini di colori. Lacobel T Active, che sarà lanciato a breve, nasconde le celle con un rivestimento di vernice. La sua resa dipende dalla scelta del colore. Infine, Stopray Active integra un rivestimento con le stesse proprietà ottiche (riflessione, tinta) dei vetri Stopray tradizionali, permettendo di ottimizzare la trasmissione luminosa (energia). “L’alto livello di compatibilità ci fornisce un solido argomento di vendita per invetriare l’intera facciata,” commenta Bassel. Una soluzione SunEwat del tutto funzionale su un edifico copre il 50% circa del suo consumo energetico.
Tutti questi sviluppi sono il risultato di competenze in materia di elettronica e trattamento di superfici (verniciatura, rivestimento), disponibili presso l’AGC Technovation Center. “Nella veste di ricercatrice, il mio lavoro consiste, con l’aiuto dei miei colleghi dei reparti interni interessati, nel trovare soluzioni alle esigenze dei clienti che ci segnalano i nostri responsabili del marketing,” spiega Daphné. “Garantendo la realizzazione e la fattibilità su scala industriale di queste soluzioni a costi ragionevoli e sostenibili.” Grazie a questi prodotti esclusivi brevettati, AGC è oggi l’unico grande produttore di vetro ad offrire una soluzione completa, di vetri visivi e sottofinestra, per facciate che producono energia. “Abbiamo ottenuto questo risultato ascoltando il mercato e adeguando la nostra offerta alla domanda, grazie al reparto R&D.”